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Ginocchio

Breve guida alla tua prossima artroplastica di ginocchio.

Ginocchio image
Se provi dolore al ginocchio, forse stai pensando di sottoporti a un intervento di sostituzione protesica del ginocchio.
Ti spiegheremo come funziona la tua articolazione di ginocchio e perché nel tempo si potrebbe usurare. Ovviamente, ti spiegheremo anche come vengono realizzati gli impianti protesici di ginocchio e cosa accade durante l’artroplastica.

Per maggiori informazioni sulla sostituzione dell’articolazione, visiti la nostra guida e la nostra sezione domande frequenti.
Anatomia del ginocchio Il ginocchio è un'articolazione a cerniera, a cui partecipano il femore (osso della coscia) con i suoi condili e la tibia (osso della gamba) con il piatto tibiale; fissata superiormente dal tendine del muscolo quadricipite e inferiormente dal tendine rotuleo c'è poi la rotula, o patella.

L'osso più piccolo della parte inferiore della gamba, il perone, non partecipa effettivamente all'articolazione del ginocchio. Stabilisce un piccolo contatto articolare con la superficie laterale della tibia, normalmente caratterizzato da un movimento molto limitato.
I legamenti crociati e collaterali stabilizzano l'articolazione del ginocchio, mentre i muscoli che fanno capo al tendine posteriore del ginocchio e il quadricipite la muovono.

Patologie specifiche
del ginocchio

Artrosi Post-Traumatica

L'artrosi post-traumatica può insorgere dopo una lesione al ginocchio, non solo a causa delle fratture dei condili o del piatto tibiale, ma anche a causa di lesioni traumatiche o degenerative del menisco mediale e/o laterale, o a causa dell'instabilità articolare dopo danni traumatici o degenerativi ai legamenti crociati e collaterali.
Questo tipo di artrosi è simile all'osteoartrosi degenerativa e può insorgere anni dopo una frattura, una lesione del legamento, uno strappo del menisco o un'incongruenza rotulo-femorale.

Impianti protesici del ginocchio Nonostante le possibili varianti di progettazione degli impianti totali del ginocchio, gli impianti per sostituzione totale del ginocchio tipicamente presentano tre parti di base: il componente femorale, quello tibiale e quello rotuleo.

La componente femorale generalmente è realizzata in metallo e curva intorno all'estremità del femore (l'osso della coscia del paziente). Al centro, sulla parte anteriore dell'impianto femorale, c'è una scanalatura che consente alla rotula di muoversi verso l'alto e verso il basso quando il ginocchio si piega e si distende.
La componente tibiale è una piattaforma metallica piatta con un inserto o uno spaziatore in polietilene (plastica). Questa componente varia in termini di struttura, in base al tipo di operazione chirurgica che viene eseguita.
L'impianto rotuleo è un pezzo di polietilene a forma di cupola che riveste il retro della rotula.

Esistono alcune patologie per cui solo una parte del ginocchio, la parte interna, o quella mediale o il "compartimento" esterno o laterale, deve essere sostituita. Se solo un lato dell'articolazione è danneggiato, possono essere utilizzati impianti più piccoli, noti come sostituzione monocompartimentale del ginocchio, per rivestire solo il lato interessato sul femore e la tibia.
Artroplastica del ginocchio
  • Per iniziare l'intervento, il chirurgo pratica un'incisione nella parte anteriore del ginocchio, in modo da accedere all'articolazione. Per praticare l'incisione esistono molti approcci diversi, che solitamente dipendono dalla formazione e dalle preferenze del chirurgo.
  • Una volta aperta l'articolazione del ginocchio, uno speciale dispositivo di posizionamento, detto guida di taglio, viene posizionato alle estremità del femore, della tibia e, talvolta, della rotula. Queste guide servono a fare in modo che l'osso venga tagliato rispettando allineamento e angoli corretti. Con l'aiuto della guida di taglio, il chirurgo taglia diversi pezzi di osso dalle estremità di femore e tibia. Il ginocchio artificiale sostituirà queste superfici usurate.
  • La componente femorale, di metallo o talvolta di ceramica, il piatto tibiale di metallo, e il componente rotuleo di polietilene, vengono quindi posizionati sulle estremità ossee tagliate. Uno spaziatore in plastica viene inserito tra la componente femorale e il piatto tibiale, e quindi fissato al piatto tibiale. Se questo componente in plastica dovesse usurarsi, potrà essere sostituito, a patto che il resto del ginocchio artificiale risulti ancora sano. Infine, i tessuti molli vengono ricuciti e l'incisione sulla pelle viene chiusa con delle suture.
disclaimer
Limacorporate S.p.A., in quanto produttore di impianti protesici, non esercita la professione medica. La scelta dell’intervento chirurgico e della tecnica più indicata è necessariamente una responsabilità del professionista sanitario. Ogni chirurgo dovrà valutare l’adeguatezza della tecnica di impianto che intende realizzare alla luce della propria preparazione, esperienza e valutazione clinica di ogni singolo paziente.
Il Suo chirurgo ortopedico ha la responsabilità di fornirLe tutte le raccomandazioni e indicazioni necessarie su come curarsi se Lei e il Suo chirurgo decidiate che la sostituzione dell’articolazione è adatta al Suo caso. Inoltre, le seguenti informazioni non rappresentano un trattato completo o esaustivo sulle specificità dell'operazione di sostituzione dell’articolazione; sulla protesi che può essere utilizzata; sulle cure da ricevere prima, durante e dopo l'operazione; o sulle potenziali complicanze associate alla chirurgia e alla Sua specifica condizione. In base alla Sua specifica condizione, alcune delle informazioni generali qui fornite potrebbero non essere valide nel Suo caso. Dovrà parlare delle specificità del Suo caso con il chirurgo responsabile. LimaCorporate non fornisce alcuna garanzia di specifici risultati, né in merito al recupero e alla riabilitazione.
ATTENZIONE: Ricordi che le informazioni contenute nel presente documento hanno esclusivamente finalità educative e non devono essere utilizzate per prendere decisioni in merito a patologie o interventi chirurgici. Ogni decisione deve essere presa con l'aiuto del chirurgo e del Suo medico curante.