Piede
Breve guida alla chirurgia del piede

Per maggiori informazioni visita la nostra sezione domande frequenti.

Il piede inoltre è considerato un organo di senso, poiché qui è ben rappresentato l’apparato nervoso grazie alla presenza di tantissimi recettori. Il piede difatti è l'unica parte del corpo a "diretto contatto" col mondo circostante, e dal piede il cervello riceve informazioni termiche, sensoriali, propriocettive e dolorifiche.
Funzionalmente il piede può essere suddiviso in 3 parti: avampiede, mesopiede e retropiede.
- Retropiede: è la parte più prossimale e comprende l'astragalo e il calcagno (tallone)
- Mesopiede: è la parte intermedia e include l'osso cuboide, i tre cuneiformi e l'osso navicolare
- Avampiede: è la parte più distale e comprende i 5 metatarsi e le falangi delle dita.
Le più comuni problematiche che possono interessare il piede sono le fratture delle ossa che lo costituiscono, ma esistono deformità di natura diversa ampiamente diffuse e che richiedono trattamenti specifici.
Il piede inoltre è considerato un organo di senso, poiché qui è ben rappresentato l’apparato nervoso grazie alla presenza di tantissimi recettori. Il piede difatti è l'unica parte del corpo a "diretto contatto" col mondo circostante, e dal piede il cervello riceve informazioni termiche, sensoriali, propriocettive e dolorifiche.
Funzionalmente il piede può essere suddiviso in 3 parti: avampiede, mesopiede e retropiede.
- Retropiede: è la parte più prossimale e comprende l'astragalo e il calcagno (tallone)
- Mesopiede: è la parte intermedia e include l'osso cuboide, i tre cuneiformi e l'osso navicolare
- Avampiede: è la parte più distale e comprende i 5 metatarsi e le falangi delle dita.
Le più comuni problematiche che possono interessare il piede sono le fratture delle ossa che lo costituiscono, ma esistono deformità di natura diversa ampiamente diffuse e che richiedono trattamenti specifici.
Patologie specifiche
del piede

Sebbene il recupero della volta plantare avvenga nel corso della crescita del bambino, spesso è necessario ricorrere ad elementi correttivi (scarpe specifiche o plantari) o all’intervento chirurgico con l’obiettivo di:
- ripristinare il corretto allineamento fra astragalo e calcagno
- mantenerne nel tempo il rapporto articolare ottenuto.
Ad oggi le opzioni di trattamento prevedono l’impiego di dispositivi in metallo o in materiale bioriassorbibile, in grado quindi di evitare la necessità di un secondo intervento chirurgico di rimozione.
Sebbene il recupero della volta plantare avvenga nel corso della crescita del bambino, spesso è necessario ricorrere ad elementi correttivi (scarpe specifiche o plantari) o all’intervento chirurgico con l’obiettivo di:
- ripristinare il corretto allineamento fra astragalo e calcagno
- mantenerne nel tempo il rapporto articolare ottenuto.
Ad oggi le opzioni di trattamento prevedono l’impiego di dispositivi in metallo o in materiale bioriassorbibile, in grado quindi di evitare la necessità di un secondo intervento chirurgico di rimozione.





L’alluce valgo è una deformità scheletrica, pertanto non può essere corretta con rimedi naturali.
L’intervento chirurgico quindi è l’approccio indicato soprattutto nei casi di deformità più gravi.
Ad oggi, le possibilità a disposizione del chirurgo ortopedico per trattare questa condizione sono tre:
- la tecnica mini-invasiva;
- la chirurgia aperta;
- le tecniche miste
Per tutte, l’obiettivo è portare in linea l’alluce ed ottenere nuovamente un piede efficiente da un punto di vista funzionale e gradevole da un punto di vista estetico.
La tecnica mini-invasiva prevede ridotte incisioni cutanee (di circa 3 mm) e ridotta esposizione dei tessuti molli.
L’utilizzo di piccole frese mediante approccio percutaneo consente al chirurgo difatti di effettuare le opportune correzioni scheletriche (osteotomie) preservando i tessuti circostanti. La stabilizzazione delle osteotomie mediante l’utilizzo di viti di ridotto calibro permette di mantenere la correzione ottenuta e ridurre notevolmente il rischio di recidive. La tecnica mini-invasiva quindi ha il grosso vantaggio di ridurre il dolore, il sanguinamento ed il gonfiore e soprattutto velocizzare il recupero nel post operatorio.
Il Suo chirurgo ortopedico ha la responsabilità di fornirLe tutte le raccomandazioni e indicazioni necessarie su come curarsi qualora Lei e il Suo chirurgo decidiate che la sostituzione dell’articolazione è adatta al Suo caso. Inoltre, le informazioni contenute nella presente sezione non rappresentano un trattato completo o esaustivo sulle specificità dell'operazione di sostituzione dell'articolazione; sulla protesi che può essere utilizzata; sulle cure da ricevere prima, durante e dopo l'operazione; o sulle potenziali complicanze associate alla chirurgia e alla Sua specifica condizione. In base alla Sua specifica condizione, alcune delle informazioni generali qui fornite potrebbero non essere valide nel Suo caso. Dovrà parlare delle specificità del Suo caso con il chirurgo responsabile. LimaCorporate non fornisce alcuna garanzia di specifici risultati, né in merito al recupero e alla riabilitazione.
ATTENZIONE: Ricordi che le informazioni contenute nel presente documento hanno esclusivamente finalità educative e non devono essere utilizzate per prendere decisioni in merito a patologie o interventi chirurgici. Ogni decisione deve essere presa con l'aiuto del chirurgo e del Suo medico curante. Ogni diritto sul contenuto delle informazioni è riservato ai sensi della normativa vigente. La riproduzione, la pubblicazione e la distribuzione da parte di soggetti terzi sono espressamente vietate in assenza di autorizzazione.